Teoria delle diverse intelligenze multiple

 La teoria delle intelligenze multiple è stata realizzata dallo psicologo e docente Howard Gardner.

Lui che rifiuta di considerare l’intelligenza come un fenomeno unitario, valutabile attraverso il quoziente di intelligenza. Anzi, proponendo una concezione fattoriale, crede nell’esistenza di ben nove forme di intelligenza.

Questa teoria è il risultato di molti studi su soggetti dotati di diverse capacità neurologiche. Ha analizzato bambini prodigio ma anche giovani affetti da lesioni al cervello che compromettevano per esempio le aree logico-linguistiche.

Secondo Gardner le teorie classiche sull’intelligenza sono riduttive e semplicistiche, perché ne misurano solo due tipi cioè l’intelligenza linguistica e logico-matematica. Tuttavia, l’intelligenza non risulta da una specie di somma di questi due domini cognitivi, nonostante siano stati approfondite largamente dalla psicometria e valorizzati ed allenati durante l’insegnamento scolastico.

Con la teoria delle intelligenze multiple, Gardner dimostra che non esiste una sola intelligenza, ma ben nove, che fanno riferimento ad altrettante strutture del cervello indipendenti l’una dall’altra. Questo vuol dire che un individuo è intelligente in nove modi diversi anche se in realtà le varie intelligenze si combinano completandosi a vicenda.



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