Le emozioni


 Parlare di emozioni  significa trattare un argomento vastissimo, il cui studio è avvenuto solo in anni relativamente recenti. Infatti, sebbene da sempre pervadano la nostra vita quotidiana e ricoprano una straordinaria importanza nell’ambito dei processi psicologici, fu solo Darwin, dopo la metà dell’ottocento, a scrivere delle espressioni emotive. Le sue osservazioni puntualizzavano la somiglianza tra esseri umani e animali e l’universalità di alcune di esse. Il fulcro della teoria evoluzionistica considera le emozioni dei processi adattivi che permettono di valutare il pericolo (o altre situazioni), di agire, di comunicare con i conspecifici e di adattarsi all’ambiente nel modo migliore possibile. Quindi leemozioni sono fondamental   per fornire informazioni e garantire la sopravvivenza dell’individuo, assumendo un valore estremamente positivo.

  • rabbia.
  • felicità
  • tristezza.
  • paura.
  • disgusto.
  • disprezzo.
  • sorpresa.

Cosa sono e come funzionano le emozioni. Daniele Malaguti Psicoterapia

 

Molto spesso le persone sentono il bisogno di un sostegno psicologico o di una psicoterapia proprio in concomitanza di un disagio emotivo denso e prolungato nel tempo, di cui si sentono estranei il più delle volte, incapaci di trovare un utile motivazione ad uscirne, e potervi far fronte e quindi gestirlo. Una sofferenza emotiva di questo tipo può ostacolare e invalidare il normale svolgimento delle semplici attività quotidiane e far sentire la perdita di energie e fiducia necessarie per potersi  riequilibrare e trovare una nuova condizione di benessere psicologico.

Spesso questi stati sono accompagnati da pensieri intrusivi che ci impongono un duro sforzo per cercare di evitarli o renderli innocui, attività che così definita prende il nome di “rimuginio”. Difficile distinguerne la punteggiatura, cioè da cosa scaturisce il tutto: è l’emozione invalidante a generare il rimuginio o l’attività del pensiero incessante che è fonte di ansia e ulteriore angoscia? Uno sembra causa dell’altro e insieme, in maniera sinergica, sembrano attivare ulteriore sofferenza psichica. I comportamenti che ne conseguono possono essere coerenti con l’emozione vissuta, ma di certo disfunzionali al proseguimento normale della vita dell’individuo.

Da una parte le emozioni con la loro intensità e densità, dall’altro una mente in grado accoglierle, contenerle, vivono in incessante legame tra loro e ci costringono ad una continua riorganizzazione e assestamento. Esistono condizioni che però possono ostacolare questo flusso e determinare un accrescimento dell’intensità o della durata dello stato emozionale.

Siamo portati a pensare che siano gli eventi esterni a determinare questo squilibrio. In realtà il nostro modo di predisporci ad un determinato evento, il modo particolare e unico di tradurlo, di elaborarlo, possono  influenzare l’intensità e la durata dell’emozione, ovvero la qualità dei nostri pensieri.


 
 

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